Uhm...vi
sarà certamente capitato di assistere in
TV a qualche partita di calcio estero. Ci sono per caso differenze con quelle
italiane? Dunque vediamo...
Gli arbitri
sono tecnicamente di gran lunga migliori dei nostri. Credo che la nostra classe arbitrale abbia dato quest'anno il
peggio di sè, tali e tanti sono stati gli errori compiuti per pochezza tecnica (molti) ma, soprattutto, in mala fede (moltissimi).
In Europa, i giocatori non si buttano continuamente
a terra magari per bloccare l'inizio dell'azione avversaria (la c.d.
ripartenza), mentre da noi si assiste quasi sempre a oscene pantomime.
Ma la cosa
più intollerabile è senza dubbio il confronto tra quello che succede in area di
rigore all'estero e qui da noi. Certamente anche lì ci si spinge, si cerca di mettere
in difficoltà l'avversario, ma è nulla
al confronto dei nostri difensori che praticano la caccia all'uomo in ogni modo
e con qualsiasi scorrettezza, mentre l'arbitro sta quasi sempre a guardare o al
massimo fa finta di rimproverare qualcuno. A norma di regolamento, credo che in
ogni azione in area di rigore ci sarebbero da decretare almeno un paio di rigori per
volta,.
Ormai lo
"spread" tra noi e l'Europa è alto anche nel calcio...mah!
Il calcio -
grazie (o a causa purtroppo) - della TV è ormai puro spettacolo. E quindi i
calciatori - essendo in campo gli attori principali - assumono atteggiamenti e
look "spettacolari", almeno secondo loro.
Abbiamo quindi - oltre alle
magistrali "interpretazioni" in area di rigore (dove è molto difficile trovare un
attaccante capace di restare in piedi) o in qualsiasi altra parte del campo
dove, al minimo tocco dell'avversario, i calciatori si rotolano a terra come fossero quasi in
fin di vita, salvo poi a rialzarsi pochi secondi dopo, a seguito dello schizzo
di qualche goccia del magico spray. Ma
l'aspetto più spettacolare è ormai dato da qualche tempo a questa parte da
quelle incredibili capigliature in cui i barbieri - immagino profumatamente pagati - si
inventano, con la connivenza dei giocatori, criniere bi/tricolori,
fatte a scalino, impreziosite (si fa per dire) da effetti punk, con l'apporto di rasoiate
alla dove capita, ecc. ecc..


E' vero che ci si abitua a tutto, e quindi ormai
queste cose fanno parte del paesaggio calcistico, ma chi conserva ancora un pò
di buon gusto non può non restare inorridito dinanzi a tanto disprezzo
estetico e a tanta malagrazia. I soldi - che pure nell'ambiente sono tantissimi - non possono certo modificare lo sfigato coattume che questa "moda" rappresenta. Coatti sono e coatti restano, anche se circondati da leggiadre veline.
Eh si, perchè in quasi tutte le epoche
(pensiamo, ad esempio, alle zazzere beatlesiane o ai capelli lunghi dei figli dei
fiori), l'acconciatura esprimeva anche un ideale, un modo di vivere, era in
sintonia con il "nuovo" che andava emergendo nella società: insomma faceva
cultura. Ma questi cosa esprimono? Cosa dicono? Dove vanno? Mah!
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