venerdì 14 giugno 2013

Una buona notizia: la disfatta della Lega



Qualche volta la politica italiana ci riserva qualche buona notizia. Mi riferisco alla sconfitta (credo ormai irreversibile) nelle recenti elezioni amministrative della Lega. L’attenzione dei commentatori è stata catalizzata essenzialmente dal flop del Movimento 5 stelle. Ma quello che è successo alla Lega è  un fatto davvero straordinario. Questo Movimento era nato all’indomani di Mani pulite con alcune buone intenzioni: presentarsi come forza ancora incontaminata, difesa dei legittimi interessi del Nord produttivo, federalismo. Negli anni seguenti - nonostante avesse avuto un grosso successo elettorale nelle regioni del Nord - sono accadute alcune “cosette” quali:

  • le pessime squadre di politici mandate di volta in volta al governo (qualcuno ricorda qualche “buon” ministro leghista, ad eccezione forse di Maroni quale Ministro del Lavoro, prima, e dell’Interno poi?) che si sono distinti per inettitudine e ignoranza, non solo politica
  • la diffusione della barbara e indecente “ideologia leghista”, caratterizzata da bieco razzismo e da disprezzo per le istituzioni (ricordo fra tutte la dichiarazione del “ministro” Bossi: “Con la bandiera italiana ci puliamo il culo”), diecine di dichiarazioni dello stesso tenore non sono  mai stigmatizzate con la necessaria severità e soprattutto non sono mai state perseguite dalla Magistratura
  • le numerose leggi, emanate dalle Regioni da loro governate, in funzione anti meridionalistica
  • i tentativi (per fortuna a parole) e i proclami  di secessione delle regioni del Nord dall’Italia
  • le immonde pantomime in Parlamento (ricordate le manette sventolate? O la mortadella mangiata in aula dopo la caduta del Governo Prodi?)
  • l’approvazione di leggi indegne approvate in Parlamento – ovviamente con la collusione di Berlusconi – come quella di accollare alla collettività nazionale (e perché non solo al Nord visto che rappresentano solo quella parte dell’Italia?) le multe pesantissime inflitte dalla Comunità europea ai produttori di latte che avevano violato le “quote” imposte a  livello europeo. Non va inoltre dimenticata l’ignobile  legge elettorale, il “porcellum”, così definita dallo stesso ideatore, l’indimenticabile ministro leghista Calderoli
  • in epoca recente, la caduta dell’unico pregio che ancora sembrava distinguerli: la presunta incorruttibilità. Non sto qui a ricordare quello che è successo l’anno scorso. La scoperta di ingenti flussi di denaro, provenienti dal finanziamento pubblico dei partiti, ingoiati dal tesoriere Belsito non solo per fini personali ma anche per investire soldi in Tanzania per conto del partito, per acquistare diamanti, per foraggiare il cosiddetto “cerchio magico” (cioè la famiglia di Bossi). Squallide vicende che hanno marchiato a fuoco la Lega come partito “uguale” agli altri.

Negli ultimi giorni si sono aggiunte due ulteriori vicende, entrambe aventi ad oggetto il Ministro per l’Integrazione Kyenge, che hanno ricoperto l’Italia di vergogna.
La prima riguarda il deputato (?) europeo Mario Borghezio il quale ha affermato (vale la pena di rileggere questa “perla”politica)
:
«Questo è un governo del bonga bonga, vogliono cambiare la legge sulla cittadinanza con lo ius soli e la Kyenge ci vuole imporre le sue tradizioni tribali, quelle del Congo. Lei è italiana? Il Paese è quello che è, le leggi sono fatte alla cazzo di cane”. Inoltre, nel corso  della trasmissione “La zanzara” ha meglio “precisato” il suo pensiero: «E poi gli africani sono africani: appartengono a un etnia molto diversa dalla nostra. Non hanno prodotto grandi geni, basta consultare l'enciclopedia di Topolino. Diciamo che io ho un pregiudizio favorevole ai mitteleuropei. Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano».

Le Lega si è guardata bene dal prendere le distanze da queste oscene dichiarazioni. Per fortuna ci ha pensato l’ Efd (Europa della libertà e della democrazia), il gruppo del quale faceva parte Borghezio al Parlamento europeo, che lo ha espulso, avendo ritenuto “ripugnanti” le sue dichiarazioni. Purtroppo il deputato Borghezio resta sempre un italiano che ci rappresenta. Non lo si potrebbe espellere anche da “italiano”?

La seconda vicenda è di ieri. Una gentile signora dal nome Dolores Valandro, detta 'Dolly', consigliera leghista di quartiere a Padova, ha scritto su Facebook questa leggiadra affermazione (tutta in maiuscolo): "Ma mai nessuno che  stupri la Kyenge, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato??????? Vergogna!".
Da restare allibiti! Stavolta la Lega ha reagito espellendola immediatamente dal partito (ovviamente perché si trattava di un pesce piccolo e non grande come Borghezio). Resta comunque la vergogna per la Lega che ha tra le sue file (e non penso sia l’unica) persone così. 

Bene dopo questo riepilogo di fatti e misfatti di quella che era un forza nuova alla quale aveva rivolto benevole attenzioni anche la sinistra, credo che sia davvero una buona notizia per la nostra democrazia  la progressiva estinzione di un partito come la Lega. Amen!


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