Non bastava avere un governo
dalle larghe intese, ma dalle ristrettissime iniziative. Un governo esperto in
tecniche del rinvio, quotidianamente ricattato dal cainano, e presieduto da un
politicante democristiano che non si vergogna di prendere in giro gli italiani
quando parla di avere abolito il finanziamento pubblico dei partiti.
No, non bastava. Non bastavano le
dimissioni di Josefa Idem (tedesca all'anagrafe ma italianissima quanto a usi e
costumi fiscali) e il ritiro delle deleghe per le pari opportunità a Micaela
Biancofiore, a causa delle sue non commendevoli dichiarazioni sulla
omosessualità.
E poichè non vogliamo negarci proprio nulla adesso c'è pure un ministro, tale Zanonato, che sta diventando un problema. Ma da quale pianeta è sbucato questo Zanonato ministro (udite, udite!) per lo sviluppo economico? E' un tipetto che si sta distinguendo per spargere pessimismo e manifestare assoluta impotenza delle sue azioni (ammesso che ne ponga in essere qualcuna). Qualche giorno fa ci aveva deliziato con la sua affermazione:
E poichè non vogliamo negarci proprio nulla adesso c'è pure un ministro, tale Zanonato, che sta diventando un problema. Ma da quale pianeta è sbucato questo Zanonato ministro (udite, udite!) per lo sviluppo economico? E' un tipetto che si sta distinguendo per spargere pessimismo e manifestare assoluta impotenza delle sue azioni (ammesso che ne ponga in essere qualcuna). Qualche giorno fa ci aveva deliziato con la sua affermazione:
“Non si possono andare a dire cose impossibili.
In questo momento soldi non ce ne sono. Aumento dell’IVA al 22%
inevitabile".
A parte che un'affermazione del genere non era di
sua competenza ma del Ministro dell'Economia, per fortuna qualcosa dopo si è
fatto (rinvio di 3 mesi). E con questo è stato servito.
Oggi ha definito lo stato della nostra
economia come giunta "al punto di non ritorno". Probabilmente ci siamo
vicini, è vero. Ma da un ministro messo lì per tentare di risolvere i problemi dello
sviluppo economico non vogliamo una Cassandra che assiste immobile allo sfascio
della nostra economia e crede di trovare un suo ruolo soltanto nel fare
dichiarazioni di impotenza. Non abbiamo
bisogno di ministri così. Vogliamo che facciano qualcosa, che propongano
iniziative, che si muovano o che se ne vadano lasciando il posto ad altri che
magari hanno maggiori competenze e meno disposizione al lamento. Sono solo gli
italiani che hanno il diritto di lamentarsi (e giustamente). Ai ministri compete altro: per esempio quello
di cercare di risolvere i problemi. Ma non credo che l'ineffabile Zanonato
l'abbia capito bene. A quando, quindi, la prossima esternazione inutilmente
iettatoria?
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