Dopo cinque anni di malgoverno del
comune di Roma, travolto da scandali di ogni tipo ( centinaia di assunzioni -
tra cui ex picchiatori fascisti e cubiste - nelle aziende municipalizzate
nonostante i bilanci in rosso, grottesche figuracce che hanno fatto ridere
tutto il mondo come nella famosa "nevicata" , un sindaco spalatore
che dava l'esempio, si fa per dire, di quello che avrebbe dovuto fare ogni
cittadino in luogo delle strutture all'uopo deputate che ovviamente non
funzionavano nell'emergenza ecc.), i romani hanno deciso di votare a larga
maggioranza per Marino che almeno, con la sua espressione vagamente stralunata e con il suo eloquio da
parvenue della politica, dava qualche garanzia se non altro di onestà.
In verità ci si aspettava anche
qualcos'altro: e in effetti il suo primo annuncio di governo era piuttosto
interessante: recuperare alla "viabilità" circa 1000 vigili urbani
infrattati tra mille scartoffie amministrative se non peggio. In effetti è uno
scandalo che interi quartieri grandi come città medie (300/400 mila persone)
siano praticamente abbandonati a se stessi senza una presenza
"vigile" del corpo urbano a ciò deputato. Ma ben presto questa
iniziativa, di cui non si ha più notizia, è stata abbandonata a favore di un'altra
molto più mirabolante e dai contorni (in termini di vivibilità della città)
molto più torbidi. Mi riferisco alla cosiddetta PEDONALIZZAZIONE DEI FORI
IMPERIALI, primo tassello di un progetto mirante a recuperare nel tempo (fra
30, 50 o 100 anni?) il vasto patrimonio archeologico sottostante a suo tempo
"asfaltato" dal regime fascista. Si tratta ovviamente di una pura utopia
di lunghissimo periodo che non si sa nemmeno con quali soldi potrebbe essere
realizzata. Quello che è certo è che i divieti introdotti, gli autovelox tarati
sui 30 km in Via Labicana e l'impazzimento del traffico nelle zone circostanti
stanno portando disagi a cittadini e commercianti che cominciano a chiudere
bottega per trasferirsi altrove.
Ma ormai la politica si fa con
gli annunci sia a destra che a sinistra: nell'immediato i cittadini si beccano i
disagi, per i vantaggi si vedrà in seguito...forse. Discorso che conosciamo
benissimo a proposito dell'evasione fiscale: si pagheranno meno tasse quando
tutti le pagheranno (vecchio refrain) e intanto si introducono
redditometri che si accaniranno, non c'è
da dubitarne, su chi le tassa le paga mentre tutti i discorsi sulla cosiddetta
progressività delle imposte fingono di ignorare - sia a destra che a sinistra -
che nelle fasce medio basse di reddito dichiarato (come da statistiche dell'Agenzia
delle Entrate), allignano milioni di commercianti e lavoratori autonomi (dentisti,
orefici, meccanici, elettrauto ecc.) che denunciano meno dei loro dipendenti.
Ma torniamo a Marino sempre più
gasato. Non contento della pedonalizzazione dei Fori ha ora lanciato "La
notte bianca dei pedoni" prevista tra il 16 e il 17 maggio 2014, una specie di notte romana di
veltroniana memoria per la quale ha preannunciato la chiusura del traffico
dalle ore 18 dal Grande Raccordo Anulare al centro. Cioè paralisi di tutta la
città per il traffico auto, il tutto a favore del trasporto pubblico (?) e
delle biciclette (????). Ma si può essere più demagoghi di così? Ma che
necessità c'è di mettere in stato di assedio la città? Il Sindaco immagina che
il "poderoso" potenziamento dei mezzi pubblici (che com'è noto
versano in una situazione drammatica) convincerà i romani a uscire di casa in
massa? O immagina forse che migliaia di biciclette provenienti dal Prenestino,
Casilino, Tuscolano, Tor di Quinto, Tor Bella Monaca ecc. invaderanno il centro
quella notte? Immaginiamo anche il casino che si formerà nel traffico cittadino
prima delle 18 per poter tornare a casa in tempo per il coprifuoco. E un
discorso a parte merita questa storia delle biciclette di cui Marino è un gran
sostenitore (a proposito, mi piacerebbe sapere in quale zona della città abita
e se viene davvero da casa in bici...). Visto che in tema di piste ciclabili si
è fatto ben poco da parte delle varie amministrazioni, adesso si pretende di
abbassare la velocità delle auto a quella delle bici (30 kmh) e così il
problema è risolto. Ma di quante persone che usano abitualmente la bicicletta
stiamo parlando? Sicuramente alcune migliaia in una città di milioni abitanti. La
bici è un privilegio di cui può godere solo chi vive al centro storico. Quindi stiamo
parlando di una nettissima minoranza. Ma ci vogliamo rendere conto che Roma è
10 volte più grande di Copenaghen e non è affatto tutta in pianura? E poi,anche
volendo, non tutti possono e vogliono camminare in bici. Checchè se ne pensi nella
nostra società l'auto è tuttora "necessaria", la bicicletta no, al massimo
può essere utile nei giorni non lavorativi per fare una passeggiata e,
lasciatemelo dire, è anche molto più pericolosa per chi la guida e per gli
altri.
Non voglio infierire ancora.
Sindaco Marino, credo che i romani contino su di lei, oltre che (si spera) per
la sua onestà, anche per qualche iniziativa concreta che migliori la vivibilità
di questa città, perchè limitarsi a emanare ordinanze di blocco del traffico,
pedonalizzazione ecc. è molto facile. Per esempio, ci aggiorni su cosa sta
facendo per attuare l'iniziativa di far tornare sulla strada i vigili a fare il
loro mestiere, magari facendo meno ricorso agli ausiliari del traffico che riducono ovviamente
le entrate comunali per le multe, a causa dei generosi aggi che vengono elargiti alle
società concessionarie, oppure dando una caccia spietata alla sosta selvaggia
ecc. Per esempio, perchè non ripensare alla segnaletica rivedendo percorsi che
a volte sembrano veri e propri "giri di Peppe" e che con qualche
sensato intervento potrebbero snellirla un pò? Insomma Sindaco Marino, cambi
l'ordine delle sue priorità: ci faccia sognare sì, ma su cose concrete. Il
sogno dei romani è quello di poter "vivere" meglio in una città
bellissima, ma che essi percepiscono ormai
come un "problema" piuttosto che come una "fortuna". In una
parola, La smetta con la demagogia imbecille. Grazie
1 commento:
No, caro Ricky, questa volta non sono d'accordo! Accusare il sindaco Marino di fare della demagogia imbecille mi sembra davvero ingiusto e ingeneroso per una persona che ha preso il governo della città soltanto da tre mesi e che ha profuso nel suo incarico il massimo impegno.
Nel trarre un giudizio sull’operato del nuovo sindaco occorre avere presente che l’amministrazione delle destre ha portato Roma non solo a un degrado evidente e diffuso e a perdere efficienza nell’organizzazione e nei servizi ma soprattutto, in una totale assenza di trasparenza, a disperdere i talenti e a una diffusa assenza di senso etico. Ciononostante parecchi problemi sono stati affrontati e molti sono vicini a soluzione.
Per quanto concerne l’utilizzo dei vigili urbani le resistenze, come è facile immaginare, sono state molte, sia da parte dei vertici del corpo (il comandante dei vigili è stato costretto alle dimissioni), sia da parte dei sindacati di categoria. Staremo a vedere!
Ma veniamo alle biciclette e all’invito del sindaco a utilizzare il più possibile le stesse. Il suo sarebbe un gesto plateale, retorico, senza significato? Io credo invece che sia una vera novità non solo per l’intrinseco significato culturale ecologista, ma anche per un fatto sociale e politico. Abituarsi per i brevi percorsi ad andare in bicicletta non può che farci bene oltreché portare un piccolo contributo alla mobilità urbana. Non bisogna poi dimenticare che questo sindaco che va al lavoro in bicicletta ha eliminato le auto blu che potranno d’ora in poi essere utilizzate solo per incontri istituzionali. Gli assessori dovranno recarsi al lavoro con la propria auto, con il bus, a piedi o, se vorranno, con la bicicletta. Un po’ di sobrietà direi proprio che non guasta!
La chiusura al traffico privato dei Fori Imperiali mi sembra poi un atto dovuto. Soltanto nel nostro Paese può accadere che un monumento quale il Colosseo venga utilizzato come spartitraffico. Se comunque, come appare probabile e auspicabile, superando le attuali resistenze, si dovesse arrivare a una pedonalizzazione totale di via dei Fori Imperiali, il valore aggiunto per la città e per il mondo intero sarebbe importante poiché verrebbe salvaguardata la più grande area archeologica del mondo.
Significativi sono stati poi i provvedimenti sulla rete delle società partecipate per ridurre i costi di gestione e aumentare la trasparenza. Incrociando i curricula dei dirigenti con la posizione occupata è’stato già operato il taglio delle figure apicali dei vertici dell’Ama e dell’Atac, e, in particolare, per quanto riguarda l’Atac, l’operazione ha portato a una drastica riduzione delle attuali direzioni, all’allontanamento di trenta manager dell’era Parentopoli e a una decurtazione delle retribuzioni dei dirigenti più pagati. Sono stati infine revocati i vertici della Mutua Assicuratrice Assicurazioni di Roma - partecipata da Roma Capitale insieme con Atac, Ama e Cotral Patrimonio S.p.A. - che era risultata, ad un intervento ispettivo dell'Ivass (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni), affetta da numerose e rilevanti criticità.
E'da ricordare inoltre il suo fattivo intervento per risolvere il contenzioso con la ditta appaltatrice dei lavori della metro C e la determinazione con la quale sta dando soluzione (anche se provvisoria) al drammatico problema dei rifiuti.
Altro che “demagogia imbecille”, se si considera poi che Marino “balla da solo” (i nomi della giunta sono stati da lui scelti in totale autonomia) non credo proprio che dai primi 100 giorni di governo ci si potesse attendere di più!
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